Come per tutte le cose, anche per l’acquisto di un climatizzatore è bene seguire alcuni consigli pratici che non sempre vengono comunicati dai rivenditori. Non per forza si tratta di acquistare un prodotto di basso profilo, ingannati dalla pubblicità o da una brochure spedita per posta. La difficoltà maggiore sta nell’individuare il modello in grado di soddisfare le nostre esigenze riducendo al minimo l’ingombro e gli sprechi di energia e garantendo al tempo stesso il massimo del comfort. Quelli che vogliamo darvi in questo articolo sono 5 consigli dedicati alla scelta del climatizzatore più adatto in base a metratura, fascia climatica e altri parametri, onde evitare brutte sorprese una volta tornati a casa.
Consiglio nr. 1: raffrescamento o anche riscaldamento?
Il primo consiglio per orientarsi nella vasta gamma di climatizzatori per la casa o l’ufficio (ma anche il negozio, il laboratorio, ecc…) è quello di valutare non soltanto il “fattore raffrescamento”, ma anche la possibilità – con lo stesso apparecchio – di riscaldare l’ambiente. Bisogna dire che i condizionatori che fanno anche da riscaldamento non sono una novità, la differenza rispetto a ieri è che questi dispositivi, conosciuti come pompe di calore, hanno oggi performance elevate. Questa prerogativa, unita a un incentivo importante come la tariffa D1, rende l’opzione caldo/freddo particolarmente conveniente.
Consiglio nr. 2: metratura, spazi, esposizione…
Un aiuto per non sbagliare l’acquisto del climatizzatore viene dall’analisi della metratura, degli spazi che si vogliono raffrescare (ed eventualmente riscaldare), dell’esposizione delle stanze, della fascia climatica, e di tutti quegli elementi che rientrano nella progettazione dell’impianto. Noi di Termoidrogas consigliamo sempre di affidarsi a professionisti della climatizzazione, in grado di offrire un sopralluogo gratuito e senza impegno a casa vostra per capire il modello più appropriato, il numero di split (unità interne) e via dicendo.
Consiglio nr. 3: efficienza energetica (SEER e SCOP)
Abbiamo visto come il consumo energetico annuo di un condizionatore incida sulla bolletta e sull’uso degli elettrodomestici. Per evitare spese eccessive e frequenti distacchi della corrente ogni volta che accendiamo il bollitore o la vaporiera, è consigliabile puntare su climatizzatori di classe A o superiore, sia in fase di raffrescamento (valore SEER) sia in fase di riscaldamento (valore SCOP). Tanto per fare un esempio concreto, un modello di classe A+++ come il Kirigame ZEN di Mitsubishi Electric assicura un risparmio fino al 35% rispetto a un “normale” condizionatore di classe A.
Consiglio nr. 4: la “questione” unità esterna
Molti clienti ci chiedono se sia possibile installare un climatizzatore senza unità esterna. La richiesta nasce dal fatto che in commercio esistono versioni di climatizzatore portatile, o che riproducono nell’aspetto un normale condizionatore a parete. Tutto sta nel decidere (v. il consiglio n°2 sulla progettazione) se per noi è sufficiente un tipo di climatizzazione limitata nelle funzionalità e nella resa. Di solito climatizzatori di questo tipo senza unità esterna vanno bene al massimo per stanze o negozi di pochi metri quadri (mansarde, bagni, chioschi, rivenditori di giornali…).
Consiglio nr. 5: installazione e assistenza
L’ultimo, fondamentale consiglio da tenere presente riguarda l’installazione e l’assistenza, ma anche la garanzia e l’eventuale contratto di manutenzione (clienti business). Il concetto è molto semplice: non guardate solamente il prezzo, ma considerate il servizio offerto nella sua globalità. Una sicurezza in questo senso è rappresentata dalle certificazioni, incluso il patentino F GAS e l’autorizzazione a operare come installatori da parte del comune di residenza.