Detrazioni fiscali per l’acquisto di un climatizzatore
L’acquisto di un climatizzatore (o condizionatore) diventa un investimento ancora più vantaggioso nel momento in cui si beneficia della detrazione fiscale IRPEF al 50% e dell’IVA agevolata al 10%. Due incentivi molto interessanti e ancora poco conosciuti, che possono essere richiesti a determinate condizioni grazie all’aiuto di un rivenditore qualificato. Le detrazioni fiscali per l’acquisto di un climatizzatore vengono concesse per un motivo ben preciso: favorire gli interventi di risparmio energetico. Questo significa che un condizionatore di classe A+ o superiore da solo non basta, occorre ottenere dall’installatore una dichiarazione di conformità dell’impianto al conseguimento del risparmio energetico. È questo il vero requisito, secondo la guida dell’Agenzia delle Entrate, per ottenere una riduzione del 50% grazie alla detrazione Irpef.
Alla pagina 10 di questa guida leggiamo infatti che tra gli esempi di manutenzione straordinaria previsti dalla normativa rientrano:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- recinzione dell’area privata
- costruzione di scale interne
La legge dunque riconosce la possibilità di installare un condizionatore per risparmiare energia, e dato che l’intervento rientra nella manutenzione straordinaria, a questa viene riservato uno speciale incentivo, che come abbiamo visto è del 50% (fino a dicembre 2014), soglia che scenderà al 40% (2015) e al 36% (2016 in poi). Ma perché un condizionatore viene associato all’idea di risparmio?
L’efficienza dei condizionatori a pompa di calore
Per rispondere a questa domanda bisogna riflettere sull’efficienza dei nuovi modelli di condizionatore a pompa di calore, tra i più utilizzati per risparmiare soldi e raffrescare casa. La pompa di calore permette infatti non soltanto di raffreddare l’aria, ma anche di riscaldarla, ottimizzando le risorse e i consumi. Non a caso, se l’intervento va a sostituire l’intero impianto di riscaldamento, fermo restando il beneficio dal punto di vista energetico, la detrazione sale al 65% (importo massimo detraibile 30.000 euro). Come sempre, date le variabili in gioco, consigliamo di rivolgersi a un’azienda qualificata, l’unica in grado di fornire supporto completo e individuare la tecnologia più conveniente.
Salve, vorrei sapere se le detrazioni fiscali per l’acquisto di un condizionatore si possono chiedere anche se si ha un contratto d’affitto oppure lo può richiedere solo chi è proprietario di un’abitazione.
Grazie e complimenti per il sito!
Salve,
se non è proprietaria dell’immobile, può detrarre il climatizzatore dalle tasse, pari al 50% in 10 anni
Cordiali saluti
Carlo