Il consumo energetico annuo di un condizionatore
Conoscere il consumo energetico annuo di un condizionatore ci permette di tenere sotto controllo le spese per la climatizzazione della casa o dell’ufficio. Si tratta di un argomento per cui occorre avere un po’ di confidenza, sia con le misure dell’energia elettrica sia con le definizioni di consumi. La fatica verrà tuttavia ricompensata dalla maggiore consapevolezza ambientale e dal risparmio conseguito durante l’utilizzo.
Cominciamo quindi dalla base: il consumo energetico annuo di un condizionatore viene identificato all’interno dell’Unione Europea con una scala di valori detta classe di efficienza energetica. Questa scala è suddivisa in 7 lettere (dalla G alla A), alle quali, dal 2004, sono state aggiunte 3 categorie (A+, A++ e A+++). I range di consumo di ogni singola classe dipendono dal tipo di elettrodomestico. Frigoriferi e congelatori, ad esempio, rientrano nella classe A se hanno un consumo inferiore a 300 kWh/all’anno, mentre lavatrici, asciugabiancheria e lavasciuga rientrano nella stessa classe al di sotto dei 247 kWh/all’anno. Per quanto riguarda i condizionatori e climatizzatori, la tabella di riferimento è la seguente:
Classi energetiche di climatizzatori e condizionatori
Classe | Consumo annuo |
A++ | 321 kWh |
A+ | < 734 – 890 kWh |
A | < 890 kWh |
B | 891 – 950 kWh |
C | 950 – 1018 kWh |
D | 1018 – 1096 kWh |
E | 1096 – 1188 kWh |
F | 1188 – 1295 kWh |
G | > 1295 kWh |
Bisogna considerare che i valori indicati sono stati calcolati in linea molto teorica, vale a dire su un modello di condizionatore split in funzione per 500 ore l’anno, raffreddato ad aria, di una certa potenza nominale. Il reale consumo energetico annuo, di conseguenza, dipenderà:
- dal modello di condizionatore/climatizzatore utilizzato
- dalle ore di utilizzo effettive (superiori o inferiori a 500)
- dalle modalità di utilizzo (potenza massima/media/minima)
Se poi vogliamo sapere non soltanto il consumo energetico annuo ma anche il costo annuo dell’apparecchio in termini di consumi (cioè il consumo energetico annuo moltiplicato per il costo di 1 kWh) dovremmo aggiungere anche il prezzo dell’energia elettrica stabilito dal nostro fornitore e dalle relative condizioni di contratto (fascia bioraria, tariffa D1, ecc).
La soluzione? Il misuratore di consumi energetici!
Per chi non si accontenta del consumo energetico annuo teorico (quello riportato nella classe energetica, per intenderci), esistono dei pratici accessori chiamati misuratori di consumi elettrici. Questi apparecchi, inseriti fra la presa maschio dell’elettrodomestico e la presa femmina della ciabatta o della mascherina, registrano in automatico il flusso di corrente, ovvero l’ammontare complessivo di kWh, Ampere, Volt, e, se impostiamo il prezzo, euro totali dal momento della prima accensione. In commercio esistono decine di misuratori elettrici, più o meno professionali, solitamente per potenze fino a 3.5 kWh. Munirsi di un apparecchio del genere è senza dubbio l’unico sistema per conoscere con precisione il consumo energetico annuo del NOSTRO climatizzatore/condizionatore.
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