5 consigli per scegliere l’impianto di condizionamento in base alla tua casa
Per scegliere l’impianto di condizionamento corretto bisogna prima valutare le caratteristiche della propria abitazione e riflettere su quelli che sono i nostri obiettivi di risparmio energetico e utilizzo. Vogliamo raffrescare tutta la casa o solo la zona notte? Quanto vogliamo spendere? Il condominio in cui viviamo ci autorizza a montare un’unità esterna? E il regolamento comunale cosa dice? Tutte queste domande vanno prese in considerazione nel momento in cui si decide di acquistare o sostituire l’impianto di condizionamento. Per non sbagliare, abbiamo preparato alcuni suggerimenti pratici da tenere presente.
Ecco i nostri 5 consigli per scegliere l’impianto di condizionamento in base alla casa!
1. Solo aria fredda o anche aria calda?
Una delle questioni più importanti da porsi riguarda il tipo di condizionamento. Ad alcune persone interessa solo avere aria fresca d’estate, altre potrebbero voler aggiungere la possibilità di riscaldare casa con lo stesso sistema. Questa seconda scelta viene adottata molto spesso nel Sud Italia, dove l’inverno è mite e basta un apporto minimo di aria calda per rendere l’abitazione confortevole. Da qualche anno, tuttavia, la diffusione delle pompe di calore ha reso la soluzione caldo/freddo conveniente anche al Nord.
2. Capire quali ambienti conviene raffrescare
Non è detto che valga la pena raffrescare l’intera abitazione. Persone che lavorano da casa, ad esempio, passano gran parte del loro tempo nella stanza adibita a ufficio e magari non hanno alcuna necessità di avere lo split in cucina. Idem per chi è fuori casa tutto il giorno e preferisce raffrescare la zona notte. In questi e altri casi una buona progettazione risulta fondamentale.
3. Presenza o meno di un controsoffitto
Il modello di condizionatore che ad oggi risulta meno impattante a livello estetico è quello cosiddetto canalizzato. Il grande vantaggio è di ridurre il numero di split (sostituiti da semplici bocchettoni) e posizionare i getti di aria fredda/calda nei punti più strategici. Per contro, questo sistema richiede la presenza di un controsoffitto o quantomeno lo spazio per crearne uno ex-novo. Nel controsoffitto andranno infatti posizionate (e quindi nascoste) le canaline e lo stesso condizionatore. Di conseguenza, soffitti in muratura o con travi a vista, così come soffitti troppo bassi, complicano e talvolta rendono impossibile l’installazione di condizionatori canalizzati.
4. Attuale sistema di condizionamento dell’aria
Il condizionatore non va semplicemente aggiunto, bensì integrato con l’attuale sistema di riscaldamento sulla base delle caratteristiche dell’immobile. Dato che esistono incentivi interessanti per chi ristruttura, ma anche per chi adotta solo ed esclusivamente le pompe di calore (vedi tariffa D1), sarebbe opportuno valutare a monte dell’acquisto quale modello si integra meglio con ciò che abbiamo già in casa.
5. Il contesto abitativo
Ultimo aspetto che vi suggeriamo di considerare riguarda il contesto abitativo. Se avete bisogno di un’unità esterna (in alternativa esistono condizionatori detti “unici”, cioè senza unità esterna) dovete sapere che il regolamento condominiale impone il rispetto del decoro per cui gli altri inquilini potrebbero fare ostruzionismo. In aggiunta ci sono i vincoli paesaggistici dei centri storici italiani, molto rigidi e tutt’altro che trascurabili. Il parere di un installatore che opera a livello locale diventa indispensabile per chiarire ogni dubbio.
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